(interludio alle impressioni cubane)
(english version follows)
(segue)... Sono dentro l'Apple store per dei problemi all'ipod touch.
Niente di grave, ma abbastanza da farmi girare le palle dato che l'aggeggio non mi è costato certo due lire. Insomma pare si sia sporcato il connettore del dock, e quindi quando lo collego al dock per amplificare la musica mi saltano le canzoni.
Insomma vado all'apple store.
Tutto è spaziale, sessanta metri quadri di negozio nel quale fanno bella mostra di sé alcuni laptop, alcuni tablet, alcuni smartphone eccetera.
Pochi in proporzione allo spazio, tanto che più che un negozio sembra una galleria d'arte contemporanea, con le varie opere esposte alla giusta distanza, quasi che tu non stia lì per acquistare o chiedere assistenza, ma per ammirare e contemplare.
L'apple store ha un bar nel quale non servono da bere ma dove, stando al nome, vieni assistito da dei geni. Il genius bar lo chiamano.
Accipicchia che culo!
Ho un problema di una banalità abbacinante e sarà addirittura un genio a risolvermelo!
Gli spiego il problema, il genio prende in mano il mio ipod.
Lo porta in laboratorio per consultarsi con un collega (un consesso di geni! wow!), torna da me dopo pochi minuti, mi conferma la diagnosi: il connettore dell'ipod è sporco e/o ossidato.
Mi chiede se è in garanzia, gli dico di no. Ma non fa niente, pago la riparazione, cerco di spiegare, prendetelo pure e ditemi quant'è.
“Non ripariamo” mi dice il genio “ se lo mandiamo in assistenza le verrà dato un nuovo ipod. Gratis se in garanzia, se no a pagamento”.
Improvvisamente la mia mente fu pervasa da immagini bibliche.
Genesi.
I progenitori mangiano dall'albero proibito.
Una mela, secondo la tradizione. "Peccato originale" lo chiama la Chiesa.
Secondo la dottrina cristiana il peccato primario, da cui derivano tutti gli altri. Più che un atto grave in sé si tratta di un peccato di metodo, di concetto.
Adamo ed Eva non hanno fatto una atto grave in assoluto, non hanno ucciso nessuno. Si sono semplicemente abbandonati ad una visione del mondo che disobbediva a determinati dettami, hanno abbracciato una weltanschauung che li porterà alla rovina, lontani da Dio.
E per questo meritano di perdere il paradiso.
Una mela morsicata.
Proprio quello che mi trovo ad affrontare io oggi, ma stavolta sotto forma di un logo super cool e lontano anni luce da condizionamenti dottrinali.
Sto capendo tutto.
Il peccato originale esiste davvero.
E' una visone del mondo che abbiamo abbracciato.
Niente di criminale in sé, ma qualcosa disubbidisce a determinati dettami, quello del buon senso, della sostenibilità.
Allontanandoci dai quali stiamo perdendo un altro paradiso.
Questo pianeta.
Una visone del mondo che ti fa passare per normale il fatto di buttare via un prodotto perché si rompe e comprarne un altro, invece di ripararlo, è una visione del mondo fuori da ogni logica.
E' il nostro peccato originale.
Una volta accettata un'illogicità simile come premessa metodologica si può accettare qualsiasi altra cosa.
Si può accettare che orde di giovani facciano la fila di notte per aspettare null'altro che un prodotto tecnologico prodotto in serie, e nemmeno un prodotto nuovo! Solo la versione aggiornata di un prodotto già esistente!
Si può accettare che una stronzata galattica come l'Ipad venga salutato come la scoperta del secolo, e se ne produco varie versioni nel giro di pochi anni. Con la beffa finale di farne una versione “mini”, più maneggevole. Dopo aver fatto comprare nel giro di pochissimi anni varie versioni della stessa misura.
Che l'attuale sistema consumistico sia il peccato originale che ci porterà al disastro non è certo una novità di questi anni. Il passo avanti avuto in questi anni è stata forse una certa colonizzazione dell'immaginario collettivo, di usi e costumi che una volta non appartenevano al consumismo.
E' stato depredato il mondo della controcultura, quello del rock di un tempo, quando i fan seguivano i loro idoli perchè la loro musica rappresentava una certa visione del mondo, di rottura con il sistema. Forse ingenuamente, certo. Ma non erano solo le note a muovere quelle generazioni di giovani, erano delle idee.
Era il loro voler pensare differentemente dalla società borghese.
Oggi questa azienda ha creato attorno a sé un aura magica, complice il carisma del suo leader, una filosofia ben precisa, che ha attinto a piene mani dal mondo controculturale.
Solo che qui non si veicolano idee, ma prodotti. Spolverando il macchinone commerciale con l'esile filosofia del “think different” e guardando alla biografia del fondatore dell'azienda come fosse un mito fondativo, ecco creata una religione!
Che ha creato legioni di individui con gli stessi prodotti, fieri di “pensare differente” tutti allo stesso modo (e spesso senza nemmeno l'ironia per comprendere il controsenso).
Giovani che utilizzano senza vergogna le modalità rivoluzionarie della controcultura di un tempo non per affermare il loro essere alternativi al sistema, bensì per certificare fieramente la loro apparteneza ad esso.
Il sistema capitalistico e consumistico nel quale stiamo dentro da decenni, ma del quale una volta almeno si faceva parte con borgese discrezione e non con giovanilistico (e vergognoso) orgoglio.
Non è giusto tuttavia parlare solo della Apple. L'azienda di Cupertino rappresenta un caso molto lampante ed evoluto di come il peccato originale si sia radicato nelle nostre vite. Gli esempi possono essere molteplici, infiniti direi....
Mi sembrò chiaro, lampante, nel momento esatto in cui elaboravo questi pensieri, che la civiltà occidentale è già in piena decadenza.
Mi accorgo di essere ancora in questo enorme negozio/museo, tantissimo spazio sprecato, che potrebbe ospitare le botteghe complete di un calzolaio, un sarto, un falegname, è occupato da pochi tavolini con sopra pochi prodotti tecnologici, un desk con su scritto “assistenza” al quale siede un ragazzotto che, per assisterti, ti dice che ti devi comprare un prodotto nuovo.
Il calzolaio, il sarto, il falegname. Vi dicono qualcosa questi mestieri?
Quanti calzolai, sarti, falegnami ci sono nel vostro quartiere? Cosa fate quando vi si rompe una scarpa, vi si strappa un vestito o vi serve un tavolino?
Mentre mi immagino le risposte scontate a queste mie menate mentali la mia mente mi riporta a migliaia di kilometri di distanza, a qualche mese prima.
Sono su un altro pianeta. Sono tornato a Cuba, passeggio per le strade de L'Habana....
(fine interludio. prossimo capitolo "Lo sapevate che Che Guevara ha inaugurato una fabbrica di cioccolato?" )
english version
The original sin
(interlude to the cuban impression)
-->
(follows) So I am into the Apple Store for some problem I had to my ipod touch.
Nothing serious, but this pissed me off
since the little toy wasn't, I mean, cheap.
The connector of the dock must be a
little dirty or oxidized, and I need to change it.
Well, I go to the apple store.
Everything here is terrific, sixty
square meters shop! Few laptop and smartphone
really konw how to show off, few compared to the big space. It
looks like more a contemporary art gallery, with all the works
exhibited at the right distance, like you were here not to ask for
assistance or to buy something, but just to admire and contemplate.
In the apple store there is a bar where
they don't serve any drink but where, according to
its name, some geniuses are
at your service: They call it “the genius bar”.
Hey, it must be my lucky day!
My problem is so ordinary and it
shouldn’t take some genious!
I explain my problem, the genious gets
my ipod.
He goes into the workshop to have a
consultation with a collegue (wow! a geniuses assembly!), then he
comes back to me after few minutes and confirm the diagnosis: the
dock's connector must be dirty or oxidized.
He ask me if it's still under waranty,
I replied it is not.
But it doesn't matter, I can pay for
the fixing, I try to explain.
“We don't fix” the genius say “when
we send a broken product to the assistance they will send us back a
brand new one. If your ipod was still under warranty that's for free,
otherwise you need to pay.”.
Suddenly my mind was pervaded by
biblical scenes.
Genesis.
Our progenitors eat from the forbiden
tree.
An apple, according the tradition. Th
Church use to call it “original sin”.
According to
the christian doctrine the primary sin, from witch all others sins
derive.
Not really a very serious sin itself,
but a sin “of method”.
In absolute,
Adam and Eve did not do an horrible crime, they didn’t
killed nobody or something like that.
The just let
themselves slip into a worldview that
disobeyed to certain dictates, they embraced a
weltanschauung that will lead
them towards the ruin, away from God.
That's why they deserve to lose the
paradise.
A bitten apple.
Extacly what I'm dealing with today,
light years away from doctrinal
condictoning: no forbidden apple, just a
super cool brand.
I am understanding everything.
The original sin really exists.
It's a worldview we embraced.
Not a crime itself, but just something
that disobey to certain principles, namely common sense and
sustainability.
Risking to lose another paradise, this
planet.
In this
worldview we made, it's normal to throw
away something broken instead to fix it (and buy a new one!).
It's completely illogical.
It's our original sin.
Once we accept such kind of
inconsistency as a methodological premise, we can accept everything
afterwards!
We can accept that hordes of young
people can stay in queue all night long
just to wait for a brand new
technological device come out!
Not even a new device,
just the updatet version of an already existing
thing!
We can accept
that such a super bullshit as the Ipad is hailed as the discovery of
the century. We can acept to buy a different version every year
(liiiiiitle different!) The final trick in it? Just a smaller version
of something we already have.
The
counterculture imaginary such as old times rock and roll when fans
used to follow their idols because their music represented a certain
worldview or a break with the burgeois conventions, has been
plundered.
Of course, a naive view, maybe.
But those people was just not moved by tunes. they were moved by ideas.
was the real think different from middle class mentality
Of course, a naive view, maybe.
But those people was just not moved by tunes. they were moved by ideas.
was the real think different from middle class mentality
Today this company created around its a
kind of magical aura, thank to its leader's charisma, and drown with
both hand from the counterculture world.
Just they don't spred ideas, but
products.
Through the thin “think different”
philosophy and using its founder's biography as a founding myth,
Apple was able to create a religion!
Millions of people with the same
products, proud to “think different” everybody at the same way
(and often without enought sense of humor to understand the
nonsense)!
Young people who use the same
revolutionary ways of the old counterculture not to shout to be
against the system, but to state to be proudly into it.
The same capitalist and consumerist
system we belong since decades. But at least in the past decades
people used to belong to this system with burgeois discretion, not
with young (and shameful) pride.
Anyway it's not fair to talk only about
Apple. The company from Cupertino just represent the most
advaced and evident way our original
sin set in our lives. The examples could be dozens...
At the very moment I thought these
thoughts I realized that the Western civilization was at the pick of
its decadence.
I am still here, into this big
shop-museum, plenty of wasted squared meters that could host the
fully furnished shop af a tailor, a shoemaker, a carpenter. And there
are just few tables with few technologic stuffs, an “assistence”
desk with a boy who answer to you “ you have to buy a new one”,
when you ask him just to fix something.
A tailor, a shoemaker, a carpinter.
Does this crafts tell you something? What
do you do when you have fo fix your dress or shoes, or when you need
a small table?
While I brood over this follies, my
mind brings me back thousands kilometers away, some month ago. I am
in another planet. I'm back in Cuba, I'm walking through La Havana's
streets...
(end of interlude, next chapter, "Did you know that Che Guevara inaugurated a chocolade factory?" )
the good old times always seem better or sweeter to our eyes. especially when we don't understand what's going on.
RispondiEliminai dont think that the good old rock and roll counterculture was somehow different from what we are seeing now into apple stores or similar.
gold seller ipod or big hts records are just commodities if we try to look at them from a certain distance.
i.e: can you picture what was the face of our old grandfathers when they were looking at those big queue around the block as the new generations let their hair grew longer and skirt shorter while waiting to grab the latest 45'' beatles hit or - whorse - hunting hours and hours for their big idols to come out from and hotel room and begging for an autograph?!?
they were not having a clue on what were goin on. To our grandfathers, music was just a commodity which leaded thier sons to a world they could never understand.
a 45'' hit was not just music: was lifestyle, fashion, hairstyle, new words to learn, new dances to meet new people. The willing of sex freedom and the feeling of a new concept of youth.
do you really think we are going thorugh different times now?
the commodity has changed, not the impact on people.
the new rock and roll stars are the big hi tech C.E.O. such as zuckenberg or steve jobs.
music has probably lost its primary gain. or simply has told everything that could have been told.
its time for new things now.
things we cannot understand now.
we are the generation in the middle: old enough to see what our grandfathers or fathers lived, but still young enough to feel quite confortable with all this new stuff.
but we are not the new millenium kids.
we grew up with the good old countercoulture and we wont probaply never accept that simply, things have changed.
devices will pprobably be the next revolution. we still dont know which kind of revolution, but something is goin on.
this remind me a bob dylan tune, "Ballad of a Thin Man".where bob dylan depitcs an old journalist walking through the room of an house where probably a party has just took place. This man, mr. jones has been hit by confused vision of a generation of freaks which seem aliens to him.
and bob dylan ask him a simple question: "you know that something is happening here, but you don't know what it is. do you, mr jones?"
anytime i step into this new cathedrals called apple stores or whatever i feel like mr jones.
i know something is happening there, but i dont know what it is.
still i prefer bob dylan tho.
(playing loud on my brand new iPod)
I do agree with you Michele about the narrow-mindedness old generation's point of of view. I know that all the news are hailed with suspicious.
RispondiEliminaI also know that the music system has always been an huge money machine, even in its more alternative form (“the great rock'n'roll swindle”, do you remember?).
The only difference is that the counterculture used to transmit “ideas”or, if we don't want to fly so hight, at least an artistic expression. And only aftewards this expression become a product.
Now the companies make the product first, and then they stick some idea on it.
First you used to get an idea (strong, breaking) through a product (cheap, shareable, often impalpable).
Now you get a product (expensive, exclusive, not shareable) through an idea (very weak and pretty artificial).
I think that the big difference it's all in this reversal.
(Naomi Klein in “No Logo” argue very well about the big companies' trand to gain a “soul” focusing their advertaising in cheap philosophy , apparently putting the product in a second plane:
Apple : think different!
Nike: just do it!)
We don't need discuss about the fact that a song is also a product.Of course it is! All the art is also a product. Something you can buy. But you can also share it, memorize it and play it with your guitar, whistle it on the street. You can enjoy a Picasso even if you can't afford one! You can enjoy “Imagine” for the rest of your life with a veeeeeery low money investment.
The percentual of “trade” in a cultural product is very low, the “emotional” one is very hight.
I have nothing against the new youngh people who follow new trends or counterculure. I'm just worried when you put a technologic device instead than a song!
Maybe you are right, we belong to a generation in the middle, maybe it's something we cannot understand properly.
But at least such blog's post can witness, for the future generations, that “before” was different!
(If there was no ipod maybe now you was listening Bob Dylan in a vinile with a record player, with some friend. Or with a hottie ;) )
Caro Marco per ora dico solo: applausi. Regalai anni fa ad un ex moroso l'Ipod per la laurea quando anni dopo mi disse che la batteria era andata e non si poteva cambiare rimasi veramente malissimo.
RispondiEliminaLa tua riflessione è giustissima e molto ben articolata, concordo su tutto. Proprio ieri passando in via Massarenti ho visto un nuovo grande negozio che è in realtà una sartoria per piccole e medie riparazione e per abiti di medio taglio. C'era un grande cartello con scritto "cercasi sarta". E' stata una vera boccata d'aria fresca, qualche anno fa sarebbe stato impensabile vedere in centro a Bo una cartello del genere. Intanto scopro parlando con le mie amiche che non sono la sola ad aver iniziato a rigenerare i miei vestiti cercando di buttare il meno possibile e di riadattare e rimodernare il più possibile. Siamo ancora pochi a ragionare in questo modo, è inutile nasconderlo, e sarà una lotta e un cammino duro ma almeno una parte di noi ha cominciato ad intraprenderlo sul serio.A piccoli passi cambieremo il mondo.:-)
Speriamo Cecilia! ci tenevo (e tengo) particolarmente a condividere i pensieri di questo post in particolare. nulla di nuovo, ma gocce nel mare, che male non fanno! sul prossimo post cubano si torna sul tema! stay tuned! hasta siempre!
RispondiEliminaMa io voglio sapere com'è finita la storia! Hai dovuto comprarti un nuovo ipod? A prezzo intero? Cioé, non esiste la riparazione presso Apple e quando il tuo prodotto è rotto non c'è nessuno che può cambiare pezzi hardware?
RispondiEliminaChe cose strane...
immagino che si possa cambiare. ma loro non lo fanno. sotto garanzia te lo cambiano gratis, e mi sta anche bene. ma fuori garanzia te ne devi compreare un altro. almeno qui in norvegia mi hanno detto così. un paio di annetti fa a catania portai il mio vecchio ipod, morto all'improvviso senza ragione. mi dissero che la riparazione costava più di comprarne uno nuovo (del nuovo modello ovviamente,dato che come il mio non lo facevano più!). immagino che qusta risposta l'avrete sentita molte volte, riguardo i cellulari magari... è chiaro, applicano questa politica perchè così nessuno ripara e tutti comprano! (tra parentesi, dopo anni di morte apparente il vecchio ipod è risuscitato inspiegabilmente! lo sto usando adesso che mi manca l'altro! magari hanno un dispositivo interno per andare in letargo, la gente li ricompra senza motivo, come me! meno male che non l'ho mai buttato e ho avuto l'idea di ricaricarlo dopo due anni!)...tornando all'ipod touch di adesso, lo porto in un'officina che ripara smartphone. mi han detto che non sonoautorizzati da apple ad aprire ipod e simili,e se lo facevo era a mio rischio o qualcosa del genere... fin quando le politiche aziendali saranno così sarà difficile che le cose cambiano. adesso aspetto il mio nuovo ipod. a quanto pare me ne stanno recapitando uno nuovo di zecca (fortunatamente la legge norvegese estende a due anni la garanzia di un anno della apple). mi va bene, chiaro. ma continuo a non condividere il principio. se mi si dovesse rompere ancora dopo la garanzia me ne devo comprare uno nuovo. ma col cazzo che lo farò, a quel punto!
RispondiEliminaCaro Marco,trovo tutto questo davvero assurdo e senza alcuna logica..E'ridicolo che una persona sia costretta a dover ricomprare un prodotto nuovo e non poter riparare quello che già ha..Soprattutto se si tratta di un guasto non troppo serio!E che in realtà potrebbe essere tranquillamente risolto.Bah!Hai perfettamente ragione,purtroppo fin quando le politiche aziendali rimarranno così,non si potrà fare granchè..Si sarà "costretti" ad accettare le loro regole in un modo o nell'altro. Quanti sprechi assolutamente inutili,tutto per far incrementare ancor più il consumismo che ormai ci ha quasi sommersi del tutto.In pratica bisognerebbe godersi quei due anni di garanzia e sperare che dopo il nostro prodotto non ci faccia qualche brutta sorpresa!A questo punto però una domanda sorge spontanea: Che ci stavano a fare in negozio tutti quei "geni dell'elettronica"??!Solo per dirti che non si poteva riparare e che avresti dovuto mandarne a prendere uno nuovo?Ma comunque,è vero, questo è solo un esempio di tutti gli sprechi che ci sono oggigiorno.Sarebbe bello poter ritornare ai tempi in cui saper riparare le cose era considerato fondamentale e soddisfacente.Io, fortunatamente,conosco ancora nel mio paese qualche bravo calzolaio o sarto che continua a fare con tanto amore e dedizione il proprio lavoro, e sono persone da stimare e da cui anzi bisognerebbe imparare molto.Dai,io credo che se c'è ancora chi la pensa come noi, c'è possibilità che il mondo possa cambiare prima o poi.I giovani in particolare capiranno che non è con il conformismo che si migliorano le cose,ma anzi proprio ribellandosi a questi stupidi dogmi che vogliono farci credere immutabili.L'importante è comunque non smettere mai di LOTTARE per quello in cui crediamo :-) Grazie tante Marco per i bei spunti di riflessione chi ci fornisci in questo blog!Kiss!
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