lunedì 29 ottobre 2012

Il peccato originale

(interludio alle impressioni cubane)

(english version follows)


(segue)... Sono dentro l'Apple store per dei problemi all'ipod touch.
Niente di grave, ma abbastanza da farmi girare le palle dato che l'aggeggio non mi è costato certo due lire. Insomma pare si sia sporcato il connettore del dock, e quindi quando lo collego al dock per amplificare la musica mi saltano le canzoni.

Insomma vado all'apple store.
Tutto è spaziale, sessanta metri quadri di negozio nel quale fanno bella mostra di sé alcuni laptop, alcuni tablet, alcuni smartphone eccetera.
Pochi in proporzione allo spazio, tanto che più che un negozio sembra una galleria d'arte contemporanea, con le varie opere esposte alla giusta distanza, quasi che tu non stia lì per acquistare o chiedere assistenza, ma per ammirare e contemplare.

L'apple store ha un bar nel quale non servono da bere ma dove, stando al nome, vieni assistito da dei geni. Il genius bar lo chiamano.
Accipicchia che culo!
Ho un problema di una banalità abbacinante e sarà addirittura un genio a risolvermelo!
Gli spiego il problema, il genio prende in mano il mio ipod.
Lo porta in laboratorio per consultarsi con un collega (un consesso di geni! wow!), torna da me dopo pochi minuti, mi conferma la diagnosi: il connettore dell'ipod è sporco e/o ossidato.
Mi chiede se è in garanzia, gli dico di no.                                                                                             Ma non fa niente, pago la riparazione, cerco di spiegare, prendetelo pure e ditemi quant'è.
“Non ripariamo” mi dice il genio “ se lo mandiamo in assistenza le verrà dato un nuovo ipod. Gratis se in garanzia, se no a pagamento”.

Improvvisamente la mia mente fu pervasa da immagini bibliche.


Genesi. 
I progenitori mangiano dall'albero proibito.
Una mela, secondo la tradizione. "Peccato originale" lo chiama la Chiesa.
Secondo la dottrina cristiana il peccato primario, da cui derivano tutti gli altri. Più che un atto grave in sé  si tratta di un peccato di metodo, di concetto. 

Adamo ed Eva non hanno fatto una atto grave in assoluto, non hanno ucciso nessuno. Si sono semplicemente abbandonati ad una visione del mondo che disobbediva a determinati dettami, hanno abbracciato una weltanschauung che li porterà alla rovina, lontani da Dio. 
E per questo meritano di perdere il paradiso.

Una mela morsicata. 


Proprio quello che mi trovo ad affrontare io oggi, ma stavolta sotto forma di un logo super cool e lontano anni luce da condizionamenti dottrinali.
Sto capendo tutto.
Il peccato originale esiste davvero.
E' una visone del mondo che abbiamo abbracciato. 

Niente di criminale in sé, ma qualcosa disubbidisce a determinati dettami, quello del buon senso, della sostenibilità. 
Allontanandoci dai quali stiamo perdendo un altro paradiso. 
Questo pianeta.

Una visone del mondo che ti fa passare per normale il fatto di buttare via un prodotto perché si rompe e comprarne un altro, invece di ripararlo, è una visione del mondo fuori da ogni logica.
E' il nostro peccato originale.
Una volta accettata un'illogicità simile come premessa metodologica si può accettare qualsiasi altra cosa.

Si può accettare che orde di giovani facciano la fila di notte per aspettare null'altro che un prodotto tecnologico prodotto in serie, e nemmeno un prodotto nuovo! Solo la versione aggiornata di un prodotto già esistente!

Si può accettare che una stronzata galattica come l'Ipad venga salutato come la scoperta del secolo, e se ne produco varie versioni nel giro di pochi anni. Con la beffa finale di farne una versione “mini”, più maneggevole. Dopo aver fatto comprare nel giro di pochissimi anni varie versioni della stessa misura.


Che l'attuale sistema consumistico sia il peccato originale che ci porterà al disastro non è certo una novità di questi anni. Il passo avanti avuto in questi anni è stata forse una certa colonizzazione dell'immaginario collettivo, di usi e costumi che una volta non appartenevano al consumismo.


E' stato depredato il mondo della controcultura, quello del rock di un tempo, quando i fan seguivano i loro idoli perchè la loro musica rappresentava una certa visione del mondo, di rottura con il sistema. Forse ingenuamente, certo. Ma non erano solo le note a muovere quelle generazioni di giovani, erano delle idee. 

Era il loro voler pensare differentemente dalla società borghese.

Oggi questa azienda ha creato attorno a sé un aura magica, complice il carisma del suo leader, una filosofia ben precisa, che ha attinto a piene mani dal mondo controculturale.
Solo che  qui non si veicolano idee, ma prodotti. Spolverando il macchinone commerciale con l'esile filosofia del “think different” e guardando alla biografia del fondatore dell'azienda come fosse un mito fondativo, ecco creata una religione!
Che ha creato legioni di individui con gli stessi prodotti, fieri di “pensare differente” tutti allo stesso modo (e spesso senza nemmeno l'ironia per comprendere il controsenso).

Giovani che utilizzano senza vergogna le modalità rivoluzionarie della controcultura di un tempo non per affermare il loro essere alternativi al sistema, bensì per certificare fieramente la loro apparteneza ad esso. 
Il sistema capitalistico e consumistico nel quale stiamo dentro da decenni, ma del quale una volta almeno si faceva parte con borgese discrezione e non con giovanilistico (e vergognoso) orgoglio.

Non è giusto tuttavia parlare solo della Apple. L'azienda di Cupertino rappresenta un caso molto lampante ed evoluto di come il peccato originale si sia radicato nelle nostre vite. Gli esempi possono essere molteplici, infiniti direi....








Mi sembrò chiaro, lampante, nel momento esatto in cui elaboravo questi pensieri, che la civiltà occidentale è già in piena decadenza.

Mi accorgo di essere ancora in questo enorme negozio/museo, tantissimo spazio sprecato, che potrebbe ospitare le botteghe complete di un calzolaio, un sarto, un falegname, è occupato da pochi tavolini con sopra pochi prodotti tecnologici, un desk con su scritto “assistenza” al quale siede un ragazzotto che, per assisterti, ti dice che ti devi comprare un prodotto nuovo.

Il calzolaio, il sarto, il falegname. Vi dicono qualcosa questi mestieri?
Quanti calzolai, sarti, falegnami ci sono nel vostro quartiere? Cosa fate quando vi si rompe una scarpa, vi si strappa un vestito o vi serve un tavolino?

Mentre mi immagino le risposte scontate a queste mie menate mentali la mia mente mi riporta a migliaia di kilometri di distanza, a qualche mese prima.
Sono su un altro pianeta. Sono tornato a Cuba, passeggio per le strade de L'Habana....

(fine interludio. prossimo capitolo "Lo sapevate che Che Guevara ha inaugurato una fabbrica di cioccolato?" )


english version 



The original sin
(interlude to the cuban impression)
  -->
(follows) So I am into the Apple Store for some problem I had to my ipod touch.
Nothing serious, but this pissed me off since the little toy wasn't, I mean, cheap.
The connector of the dock must be a little dirty or oxidized, and I need to change it.


Well, I go to the apple store.
Everything here is terrific, sixty square meters shop! Few laptop and smartphone really konw how to show off, few compared to the big space. It looks like more a contemporary art gallery, with all the works exhibited at the right distance, like you were here not to ask for assistance or to buy something, but just to admire and contemplate.

In the apple store there is a bar where they don't serve any drink but where, according to its name, some geniuses are at your service: They call it “the genius bar”.
Hey, it must be my lucky day!
My problem is so ordinary and it shouldn’t take some genious!
I explain my problem, the genious gets my ipod.
He goes into the workshop to have a consultation with a collegue (wow! a geniuses assembly!), then he comes back to me after few minutes and confirm the diagnosis: the dock's connector must be dirty or oxidized.
He ask me if it's still under waranty, I replied it is not.
But it doesn't matter, I can pay for the fixing, I try to explain.
“We don't fix” the genius say “when we send a broken product to the assistance they will send us back a brand new one. If your ipod was still under warranty that's for free, otherwise you need to pay.”.

Suddenly my mind was pervaded by biblical scenes.

Genesis.

Our progenitors eat from the forbiden tree.
An apple, according the tradition. Th Church use to call it “original sin”.
According to the christian doctrine the primary sin, from witch all others sins derive.
Not really a very serious sin itself, but a sin “of method”.
In absolute, Adam and Eve did not do an horrible crime, they didn’t killed nobody or something like that.
The just let themselves slip into a worldview that disobeyed to certain dictates, they embraced a
weltanschauung that will lead them towards the ruin, away from God.
That's why they deserve to lose the paradise.

A bitten apple.

Extacly what I'm dealing with today, light years away from doctrinal condictoning: no forbidden apple, just a super cool brand.
I am understanding everything.
The original sin really exists.
It's a worldview we embraced.
Not a crime itself, but just something that disobey to certain principles, namely common sense and
sustainability.
Risking to lose another paradise, this planet.

In this worldview we made, it's normal to throw away something broken instead to fix it (and buy a new one!).
It's completely illogical.

It's our original sin.
Once we accept such kind of inconsistency as a methodological premise, we can accept everything afterwards!

We can accept that hordes of young people can stay in queue all night long just to wait for a brand new technological device come out!
Not even a new device, just the updatet version of an already existing thing!

We can accept that such a super bullshit as the Ipad is hailed as the discovery of the century. We can acept to buy a different version every year (liiiiiitle different!) The final trick in it? Just a smaller version of something we already have.

The counterculture imaginary such as old times rock and roll when fans used to follow their idols because their music represented a certain worldview or a break with the burgeois conventions, has been plundered.
Of course, a naive view, maybe.
But those people was just not moved by tunes. they were moved by ideas.
was the real think different from middle class mentality



Today this company created around its a kind of magical aura, thank to its leader's charisma, and drown with both hand from the counterculture world.
Just they don't spred ideas, but products.
Through the thin “think different” philosophy and using its founder's biography as a founding myth, Apple was able to create a religion!
Millions of people with the same products, proud to “think different” everybody at the same way (and often without enought sense of humor to understand the nonsense)!

Young people who use the same revolutionary ways of the old counterculture not to shout to be against the system, but to state to be proudly into it.

The same capitalist and consumerist system we belong since decades. But at least in the past decades people used to belong to this system with burgeois discretion, not with young (and shameful) pride.

Anyway it's not fair to talk only about Apple. The company from Cupertino just represent the most
advaced and evident way our original sin set in our lives. The examples could be dozens...


At the very moment I thought these thoughts I realized that the Western civilization was at the pick of its decadence.

I am still here, into this big shop-museum, plenty of wasted squared meters that could host the fully furnished shop af a tailor, a shoemaker, a carpenter. And there are just few tables with few technologic stuffs, an “assistence” desk with a boy who answer to you “ you have to buy a new one”, when you ask him just to fix something.

A tailor, a shoemaker, a carpinter. Does this crafts tell you something? What do you do when you have fo fix your dress or shoes, or when you need a small table?
While I brood over this follies, my mind brings me back thousands kilometers away, some month ago. I am in another planet. I'm back in Cuba, I'm walking through La Havana's streets...