giovedì 3 aprile 2014

Tirati dietro la porta (1986)

Il titolo a questo fumetto l'ho dato adesso, liberamente preso da una delle sue poche parti parlate. Quello che state per leggere è il mio primo fumetto documentato, diligentemente da me firmato e datato (sul retro) : " Marco Lanza, martedì 7 aprile 1986". Pensavo di aver iniziato a fare fumetti a dieci anni, questo ritrovamento mi fa datare all'indietro di almeno di due anni questo esordio. Questo fumetto mi ha stupito molto. E' stato realizzato da un "io" che non esiste più, ma che in fondo forse  è rimasto sepolto dagli "io" successivi che si sono stratificati negli anni. Non avevo ancora un sacco di sovrastrutture mentali, ero un bambino di sette anni e mezzo. Questo primo esempio (documentato, a questo punto chissà se è davvero il primo), ritrovato come una reliquia in maniera del tutto insaspettata dopo quasi ventotto anni è stato per me un viaggio emozionante. C'è la pura voglia di raccontare qualcosa, la gioia pura di sparare del colore, senza nessun tipo di paura, paranoia, voglia di piacere, velleità intellettuale o artistica. Pura voglia di raccontare una storia. Di di sicuro non è una storia dello stesso registro di quelle che avrei fatto poi anni dopo. Ci sono tutti gli elementi per classificarla come un fumetto a tutti gli effetti: la sequenzialità, un protagonista ("Giufà", ovviamente preso dall'omonimo personaggio popolare), una coprotagonista (la mamma), degli antagonisti, pochi dialoghi rigorosamente inseriti in balloon, persino l'onomatopea di un esplosione. Non saprei dire se è una storia già esistente o una storia di mia fantasia. Nemmeno sono sicuro di aver capito bene la storia, anzi chiedo a chiunque la legga, se vuole, di dare una sua interpretazione. Mi viene in mente una frase di Picasso : " tutti i bambini sono artisti, il difficile poi è rimanerlo da grandi".
Aveva ragione. 

Buona lettura di questo reperto, fatevi sotto con le interpretazioni! Il fumetto è suddivisio in vignette e poi pubblicato nell'insieme e anche il retro del foglio, magari ci sono degli indizi utili per la sua decodificazione).





















7 commenti:

  1. no mà,invece si vede che è opera tua. pazzo eri e pazzo sei rimasto <3 madonnabenedetta che tenerezza (ecco :D )

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  2. ti amo moltissimo. solo una che mi conosce bene si accolla di assecondare le mie idiosincrasie senza senso (e invece un senso ce l'hanno vi dico!!!!)

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  3. ahaha forse perchè "un pò" pazza lo sono anche io (cmq non so se hai notato che l'orario dei commenti anzichè segnare 21 segna 12..no,giusto per...)

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  4. Me la raccontava mia madre da piccolo, ma ora se la ricorda a malapena.
    Cmq Giufà è un "finto sciocco" che pur mal interpretando un ordine della madre (tipo chiudere la porta) alla fine ha la meglio sgominando una banda di ladri proprio grazie alle cazzate che fa.
    Un po' anarchica la morale, sei partito bene :)

    http://www.palermoweb.com/lamusicadelsole/cultura/giufa.asp



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  5. quindi è un rifacimento! grazie del prezioso indizio. sapevo già di Giufà, ma non conoscevo il personaggio. O meglio, a quanto pare lo conoscevo nel 1986...

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